domenica 7 febbraio 2021

Matteo Martino nuovo volto per il turismo


 Con una nota a firma del segretario generale di Confimpresa dr. Diego Giovinazzo lo scorso 21 dicembre arriva per Matteo Martino, da parte della direzione nazionale, la nomina a Responsabile Nazionale Settore Turismo della Confederazione Italiana della Piccola Media Impresa e dell'Artigianato. L'incarico, di carattere politico-sindacale, si accompagna alla funzione di instaurare rapporti di collaborazione tra associazioni, enti ed istituzioni a favore dello sviluppo turistico tra i vari livelli. 


Confimpresa, costituita nel 1994, è oramai da tempo una realtà associativa diffusa su tutto il territorio nazionale. Ha sedi operative su oltre il 70% delle province italiane fornendo agli associati assistenza sia sui servizi tradizionali, quali materia fiscale-tributaria, consulenza del lavoro e assistenza finanziaria, sia servizi per lo sviluppo e l'innovazione. Confimpresa è firmataria di CCNL per molte categorie ed è presente, con le proprie articolazioni territoriali, in molte commissioni di lavoro e in molti organismi camerali. 

A seguito di questa prestigiosa nomina, Matteo Martino lascia Cicas Italia per approdare in questa nuova realtà sindacale. A lui è affidato il compito di seguire il settore turismo di Confimpresa in stretta collaborazione con gli organi nazionali. 
"Sono molto onorato per l'incarico ricevuto - dice Martino - è un momento molto delicato per il comparto turistico e non solo, ma si intravedono segnali di fiducia. Bisogna pensare a nuovi modelli d'impresa per un turismo sostenibile che parta dai luoghi densi di arte, cultura ed enogastronomia. 
Veri distretti produttivi che, promozionati con le nuove tecnologie digitali, mettano in risalto la resilienza delle terre dove viviamo". 
Impegnato in editoria e promozione dalla radio TV alla carta stampata, ha 57 anni, sposato e padre di Maria Concetta, Matteo Martino ha al suo attivo numerose esperienze nel settore turistico, fieristico ed organizzativo. Ha sviluppato molti progetti legati alla promozione e allo sviluppo territoriale, uno tra tanti il progetto “Terre del Bussento”, fiore all'occhiello nel suo portfolio. Lavora attualmente nel mondo della formazione e dell'assistenza ad enti e imprese. È molto attivo nel settore dell'informazione e delle nuove tecnologie. 

In conclusione Martino aggiunge "volevo ringraziare Giorgio Ventura, già presidente di Cicas Italia, al quale mi lega un profondo sentimento di stima. A lui devo la mia  seconda esperienza sindacale durata più di 5 anni, dopo aver fatto parte del consiglio provinciale di Confcommercio Salerno. In ultimo un grazie anche a Vittorio Terracciano, vice-segretario di Confimpresa, per aver favorito l'adesione a questa nuova famiglia".

Draghi dall'Umbria a Roma per salvare l'Italia

 L'analisi


Di Mariolina Savino 


Draghi arriva e implodono i fantastici aspiranti al Conte Ter.







Draghi dato per impossibile regista politico e tecnico della crisi, arriva come l'angelo armato di penna e scompagina, irrompe, scrive, ascolta, agisce.

Riporta i politici alla solennità del proprio ruolo, si fa strada l'idea di una politica seria, meno "casciarona", non più urlata negli studi televisivi, concentrata sugli impegni presi, una politica del fare con persone degne e preparate, per una visione futura molto più netta e universale.    


Le conseguenze, a meno di una settimana dall'appello di Mattarella,  sono state l'implosione grave nei cinque stelle, ma se Atene piange, Sparta non ride, il PD assuefatto a Conte, ha rinunciato da tempo a riappropriarsi della scena.


Salvini si mostra invece magnanimo, maturo, meno spigoloso, conscio che c'è una frangia di centristi e pentastellati  in cerca di loco, mentre Forza Italia gode del credito di fiducia offerto a Draghi anni indietro.


La Meloni vuole giocare questa partita dall'esterno per tenere il punto delle elezioni, sacrificando in verità l'ottimo Crosetto che avrebbe potuto essere ministro delle attività produttive per dire.


Renzi è ora un battitore libero che ha mostrato qualità politiche e una astuzia insospettabili, attirandosi le ire dei colleghi che si sentono defraudati e il plauso di tutti coloro che da tempo mal digerivano Conte,  Casalino, Arcuri, Azzolina, Buonafede.....


Conte, oggi totalmente spogliato da ogni impegno istituzionale sta cercando una posizione nei 5 stelle dove è difficile però affermarsi in quanto, già c'è chi presidia stabilmente il gruppo.


Troppo preso dalla sua autostima, non aveva capito che stava uscendo malamente e senza nulla in mano, dalla sua esperienza multitasking di Governo. 


Presto vedremo un Governo scevro da isteriche polemiche perché le scelte saranno ponderate e tutta la scacchiera sarà perfettamente allocata. 


Draghi governerà con determinazione e sapienza il nostro paese per riconsegnarci una centralità persa, una forza economica e una grande visione del futuro.


Sceglierà molto probabilmente solo i migliori dalle varie compagini politiche che sosterranno il suo governo e sicuramente si avvarrà di tecnici di livello. 


Lo vedremo presto, intanto seguiteci.

Umbria in Scatti