Con una nota a firma del segretario generale di Confimpresa dr. Diego Giovinazzo lo scorso 21 dicembre arriva per Matteo Martino, da parte della direzione nazionale, la nomina a Responsabile Nazionale Settore Turismo della Confederazione Italiana della Piccola Media Impresa e dell'Artigianato. L'incarico, di carattere politico-sindacale, si accompagna alla funzione di instaurare rapporti di collaborazione tra associazioni, enti ed istituzioni a favore dello sviluppo turistico tra i vari livelli.
domenica 7 febbraio 2021
Matteo Martino nuovo volto per il turismo
Con una nota a firma del segretario generale di Confimpresa dr. Diego Giovinazzo lo scorso 21 dicembre arriva per Matteo Martino, da parte della direzione nazionale, la nomina a Responsabile Nazionale Settore Turismo della Confederazione Italiana della Piccola Media Impresa e dell'Artigianato. L'incarico, di carattere politico-sindacale, si accompagna alla funzione di instaurare rapporti di collaborazione tra associazioni, enti ed istituzioni a favore dello sviluppo turistico tra i vari livelli.
Draghi dall'Umbria a Roma per salvare l'Italia
L'analisi
Di Mariolina Savino
Draghi arriva e implodono i fantastici aspiranti al Conte Ter.
Draghi dato per impossibile regista politico e tecnico della crisi, arriva come l'angelo armato di penna e scompagina, irrompe, scrive, ascolta, agisce.
Riporta i politici alla solennità del proprio ruolo, si fa strada l'idea di una politica seria, meno "casciarona", non più urlata negli studi televisivi, concentrata sugli impegni presi, una politica del fare con persone degne e preparate, per una visione futura molto più netta e universale.
Le conseguenze, a meno di una settimana dall'appello di Mattarella, sono state l'implosione grave nei cinque stelle, ma se Atene piange, Sparta non ride, il PD assuefatto a Conte, ha rinunciato da tempo a riappropriarsi della scena.
Salvini si mostra invece magnanimo, maturo, meno spigoloso, conscio che c'è una frangia di centristi e pentastellati in cerca di loco, mentre Forza Italia gode del credito di fiducia offerto a Draghi anni indietro.
La Meloni vuole giocare questa partita dall'esterno per tenere il punto delle elezioni, sacrificando in verità l'ottimo Crosetto che avrebbe potuto essere ministro delle attività produttive per dire.
Renzi è ora un battitore libero che ha mostrato qualità politiche e una astuzia insospettabili, attirandosi le ire dei colleghi che si sentono defraudati e il plauso di tutti coloro che da tempo mal digerivano Conte, Casalino, Arcuri, Azzolina, Buonafede.....
Conte, oggi totalmente spogliato da ogni impegno istituzionale sta cercando una posizione nei 5 stelle dove è difficile però affermarsi in quanto, già c'è chi presidia stabilmente il gruppo.
Troppo preso dalla sua autostima, non aveva capito che stava uscendo malamente e senza nulla in mano, dalla sua esperienza multitasking di Governo.
Presto vedremo un Governo scevro da isteriche polemiche perché le scelte saranno ponderate e tutta la scacchiera sarà perfettamente allocata.
Draghi governerà con determinazione e sapienza il nostro paese per riconsegnarci una centralità persa, una forza economica e una grande visione del futuro.
Sceglierà molto probabilmente solo i migliori dalle varie compagini politiche che sosterranno il suo governo e sicuramente si avvarrà di tecnici di livello.
Lo vedremo presto, intanto seguiteci.