Il
cuore è stretto, la mente concentrata sui fatti che da giorni riempiono
pagine di giornali, TV che parlano per ore del dramma del Centro
Italia, ma noi come eravamo?
di Mariolina Savino
Sentire i racconti dei superstiti strazia il cuore e l'anima, e se prima credevo al fato oggi ne sono ancora più convinta.
Ma
le zone montane dell'Abruzzo, l'Umbria, Marche e Lazio rischiano di
morire lentamente, fare presto significa pensare a possibbili repliche
di nevicate o terremoti, attrezzare la gente di prodotti a lunga
conservazione, di pale, di militari pronti ad intervenire in caso di
altra eccezionalità.
Questo
terremoto avvenuto e sta avvenendo in tempi moderni, in centro Italia,
nel sud di Europa, confrontarlo con altri eventi simili, pare ci riporti
indietro di anni, a Messina o all'Irpinia.
Io
da piccola ricordo quando mio padre mi divìceva: Bernacca ha detto che
nevica, in casa ci vogliono scorte eccezionali e poi farina, lievito e
latte. Mettere a disposizione tanta legna, una volta c'era la famosa
stufa economica che riscaldava, illuminava, cucinava e asciugava i
panni...... Si perchè una volta nevicava tanto e non c'era nulla di
eccezionale in questo, si poteva stare bloccati 15 giorni, a volte anche
un mese, bisognava essere pronti, e il sale non doveva mai mancare per
pulitre il cortile davanti casa e la pala per spalare e poi fare enormi
pupazzi di neve, come quel gattone con un carbone in bocca che sembrava
un sorce, ammirato da tutti davanti a casa mia, opera di mio padre.
Gli spazzaneve erano sempre pronti per intervenire.......
Mia
madre invece preparava la borsa per ognuno di noi con acqua, biscotti,
formaggini di cioccolato della Ferrero e altri generi di conforto, un
magioncino e un pantalone sportivo, sempre pronta davanti alla porta di
casa perchè il terremoto per noi era sempre di casa........
Questo
attuale disastro che oggi viene vivisezionato nei social, non ha
ricevuto forse l'ascolto di chi doveva proteggere un popolo fiducioso,
grandi passerelle, grandi promesse e poi il nulla, ancora c'è gente che
da più di una settimana vive senza luce, riscaldamento e viveri.
Rigopiano ci ha "distratti" da un immenso dramma vissuto nel cuore
d'Italia, ma sono davvero tanti coloro che hanno avuto bisogno di
medicinali, pane, pasta, latte.........
Fortunatamente
i Vigili, Alpini, Polizia, Carabinieri, Finanzieri, Volontari, sono
presenti e spesso fanno anche oltre il consentito per quella pietà umana
che ci rende meno burocrati ma sicuramente migliori.