Giro tondo intorno alle mura a cuore della città
testo e foto a cura di Mariolina Savino
Scendo dall'auto al primo avanposto della Protezione Civile, dei Vigili del fuoco, mi guardo intorno, cerco volti amici, persone e luoghi che per anni sono state la mia seconda famiglia e la mia seconda casa......
Ho lo stomaco stretto in una morsa, proprio quel Pub dove con mio figlio avevo cenato questa estate è inagibile, e intorno divise di tutti i colori, rosse, gialle, fluorescenti, nere, blu...... Una marea di persone appartenenti a questo o a quel corpo e poi gli alpini, e non ultimo i soldati dell'esercito italiano.
Incontro il Sindaco Nicola Alemanno, impegnato a disbrigare le innumerevoli richieste senza peraltro avere la sede ufficiale del Comune, ancora non agibile, e il Vice Sindaco Pierluigi Altavilla che mi saluta affettuosamente, poco dopo mi racconta del disagio di un amministratore che si trova gestire una città distrutta dove purtroppo le repliche continuano ed è complicato recuperare un vivevere sereno.
La gente, mi dice, può scegliere se andare in albergo, sul lago o nelle tende, il problema attualmente è tirare finalmente una riga per ricominciare. Nella zona rossa non si può entrare se non accompagnati dai pompieri, ancora non è consentito il libero accesso e questo, sarebbe già il primo passo, per rivivere la città di Benedetto. Salutato Pierluigi mi inerpico per la salitella e mi fermo davanti la Porta che dà accesso al Corso Sertorio, cerco di fotografare ciò che posso, ma i Pompieri fanno entrare solo coloro che devono recuperare oggetti o medicine dalle proprie case accompagnandoli muniti di caschetto.
Comincio il mio giro e a dire il vero, sento le gambe che a volte mi cedono, un misto di tristezza, pianto, rabbia e un fiume di ricordi riaffiorano alla mente, la mia Norcia tanto amata, descritta in tutti i suoi particolari da circa un trentennio, oggi polverizzata dal terremoto implacabile, inumano, bestiale.
Continuo il mio andare avvistando Alpini di guardia ad una delle antiche porte di Norcia che mi salutano educatamente, io scatto e non trovo pace....
Il campo che stanno "lavorando" i militari con ruspe e camion, occuperà sicuramente dei moduli abitativi, e intanto macchine e camionette di ogni sorta di corpo armato e non, salgono lungo le mura divelte.
Sembra che una bomba sia esplosa con una forza immane, addirittura nel muro largo oltre un metro, si vede una apertura che si è creata durante il crollo, una finestra naturale che evidenzia la parte dietro stante.
Continuo a camminare con il cuore che in petto batte tipo batteria di metallo pesante......un muro crepato, poi un campanile ingabbiato in pericolo evidente di crollo e la facciata della chiesa, che è lì per testimoniare il suo antico retaggio.
Poco più avanti vedo intere pareti che si sono staccate dal muro principale......
Il percorso a piedi, fatto tutto intorno alle amate mura di Norcia, mi ha fatto incontrare anche il Comandante dei Vigili, Mario Bianchi, un carissimo amico che mi ha detto "speriamo di rivedere presto tutta intera la nostra Norcia".
Girando tutto intorno vede la terra che in una parte precisa della strada sembra una faglia e sopra di essa la distruzione è passata senza fare sconti.
A Norcia fra le tante divise e mezzi che ho visto ci sono pure gli speologi e geologi che sicuramente analizzeranno tutte le chiare evidenze di questo pesantissimo terremoto.
Verso la fine del mio giro dove il mio cellulare si è rifiutato di scattare altre foto, sonoi anadata a vedere quello che una volta era il negozio delle sementi di Renato, o meglio, della moglie di Renato, sopra al piano primo, un tavolo in ordine con tutte le sedie intorno con il lampadario visibile dalla strada perchè le due pareti sono andate giù e il vecchio emporio praticamente inabitabile........
Cosa dire, Norcia è una cittadina meravigliosa piena di gente laboriosa, gente che vuole far rinascere la città. L'impressione è che ci sono tante pesone utili a far superare ai nursini questo momento difficile.
Encomiabile il lavoro dei Vigili del Fuoco, Esercito Italiano, Vigili Urbani, Polizia, Carabinieri e Protezione Civile.
Bravissimi anche i ragazzi di Norcia che si sono attivati per far sì che chi non ha più nulla, abbia potuto avere il necessario, per superare questo complicatissimo momento come mi raccontava Alberto Allegrini, uno degli angeli di questa storia moderna, dedito a fare video utili che pubblica su Facebook, per chiedere al buon cuore delle persone, tutte le cose utili per i terremotati senza sprecare risorse.
I produttori dei prodotti tipici, hanno venduto i loro prodotti grazie a internet e anche grazie alle prenotazioni che anno per anno giungono con dovuto preavviso.
Ora tutto il comparto socio, turistico, commerciale, sportivo,storico e culturale, dovrà recuperare spazi e luoghi per riprendere un minimo di vita normale, questo è fondamentale per chi a Norcia ci vuole vivere, lavorare e non si vuole allontanare per nessun motivo al mondo.
Grazie Mariolina
RispondiEliminaSono commossa fino alle alle lacrime ma credo che serva ben altro oramai. Ora e' tempo di reagire, la burocrazua sburocratizzata, aprure il centri della citta' in tempi brevissimi, riprendere i ritmi di una cittadina che ora et labora ma che non deve morire seguendo i tempi biblici ai quali siamo purtroppo abituati!
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